Comune di Modica. Il sindaco accoglie le istanze del Comitato No MUOS


“I lavori per la costruzione del MUOS procedono molto velocemente e dentro Niscemi transitano già grossi tir che trasportano pezzi di parabola. Il pericolo è molto elevato. È il momento di alzare il tiro”. Ha così esordito Peppe Cannella, del Comitato No Muos di Modica, all’incontro tenutosi ieri, a Palazzo San Domenico, tra i rappresentanti del Comitato e il sindaco di Modica, Antonello Buscema. Tra i presenti, anche l’Assessore all’Ambiente Giovanni Spadaro e i consiglieri Poidomani, Zaccaria, Roccasalva e Cerruto.“Si tratta di un impianto dall’impatto ambientale devastante, che provoca inquinamento elettromagnetico. Ma non solo: è uno strumento apertamente di guerra. Noi diciamo no a tutto questo”.

Il sindaco Buscema ha, dal canto suo, dato piena disponibilità ad aderire al coordinamento dei sindaci dei comuni che hanno dichiarato la loro contrarietà al MUOS. Il Comitato di Modica ha anche richiesto l’intervento del primo cittadino in occasione dell’incontro tra il coordinamento dei sindaci e l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, che avrà luogo il prossimo 27 aprile a Ragusa.

Il Comune di Modica sarà inoltre presente alla tre giorni “No Muos” – dal 29 aprile al 1° maggio – che si terrà proprio nella riserva naturale “Sughereta”, di Niscemi, dove le antenne stanno sorgendo.
Il Comitato ha sottolineato come, per fermare lo scempio, sia fondamentale una forte volontà politico-istituzionale e ha quindi sollecitato il sindaco ad aderire alla richiesta di sospensione cautelativa dei lavori. “Bisogna invocare il principio di precauzione, che si applica sempre quando c’è incertezza riguardo agli effetti sulla salute pubblica e sull’ambiente. Oltre a questo, è importante esigere che in situazioni come queste i processi di approvazione siano partecipati e non calati dall’alto”, ha precisato Giorgio Cavallo, presidente del circolo Legambiente di Modica.

Giancarlo Poidomani, Coordinatore cittadino del PD ha sollevato un’importante questione sulla potenziale violazione dell’art. 11 della Costituzione Italiana, dato che l’impianto MUOS è fondamentalmente un apparecchio di guerra. “È importante quindi che le forze politiche facciano pressione non solo sul presidente della Regione, ma anche sul presidente della Repubblica”.
Il Comitato ha auspicato, infine, un coinvolgimento della stessa Unione Europea.

La questione MUOS approderà presto in Consiglio. Si prospetta la possibilità che se ne discuta già questa sera, se la proposta sarà accettata all’unanimità dai consiglieri.
(di Enrica Frasca, Daniela Sammito; fonte: Il Clandestino)