nomuos.info


Si comunica la nascita del sito internet del coordinamento regionale e di tutti i comitati.

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Sullo stesso portale è anche disponibile da oggi il sottosito per ciascun comitato per cui anche quello del comitato di Modica che quindi si trasferisce di indirizzo: 

Report notte del 10-11 gennaio 2013

Niscemi invasa da centinaia di forze di polizia. Con inaudita violenza sono stati rimossi i blocchi dei manifestanti per il passaggio del convoglio con i mezzi per il montaggio delle antenne MUOS.

Alle 22,30 della sera del 10 gennaio é stato avvistato il convoglio con 4 camion e 2 gru della ditta COMINA scortati da numerosi reparti d'assalto di Polizia e Carabinieri lungo la Statale Catania-Gela. Il convoglio partito da Belpasso per evitare il transito attraverso la città ha proseguito lungo la SS115 per poi risalire da C.da Terrana a sud della base militare di Niscemi.

Alle ore 00.30 gli occupanti del presidio, situato a Nord della base per timore di non riuscire ad impedire il passaggio del convoglio si sono mobilitati e diretti in C.da Terrana.

Nelle stesse ore Niscemi veniva invasa da decine di truppe di Polizia e Carabinieri che hanno effettuato innumerevoli posti di blocco nei punti nevralgici di transito verso la base militare, non permettendo il passaggio delle persone, creando numerose difficoltà anche ai residenti che alle prime ore del giorno si recavano al lavoro.
Cio' nonostante, numerosi attivisti e cittadini (allertati da internet e SMS) si sono recati in C.da Ulmo ma le forze di polizia schierate presidiavano tutti gli accessi ed hanno impedito a tutti di proseguire in direzione del convoglio, né di accedere al presidio di C.da Ulmo. Solamente gli attivisti che già si trovavano al Presidio di C.da Ulmo sono riusciti a raggiungere il convoglio in C.da Terrana.

All'1.30 del mattino, in C.da Gallo (al bivio tra il borgo di S.Pietro e Caltagirone) si è tenuto un primo blocco da parte del Comitato NO MUOS di Niscemi unitamente ad alcuni membri di altri Comitati che sono riusciti a sopraggiungere nel frattempo da altre città. Le forze di polizia in tenuta anti-sommossa hanno reagito duramente e con violenza. Hanno effettuato alcune cariche, ma nonostante l'impeto dei poliziotti i manifestanti sono riusciti a resistere ai blocchi sotto le manganellate per alcune ore.

La dinamica del blocco è stata estremamente dura, i manifestanti ripetutamente si opponevano con il corpo al passaggio dei mezzi pesanti in maniera pacifica, ma le forze dell'ordine, incitate dai capi dell'operazione, non rinunciavano ad utilizzare le maniere forti per rimuovere fisicamente gli attivisti con numerose cariche. Il convoglio alle 3.30 dopo ore di resistenza è riuscito a passare e a proseguire lungo la Strada Provinciale che porta alla base militare. Dopo aver superato il primo blocco alcuni reparti hanno impedito ai manifestanti di spostarsi per almeno un paio d'ore, assicurandosi che non riuscissero a raggiungere altri manifestanti che nel frattempo arrivavano dalla città.

Altri attivisti che arrivavano dalla Città sono riusciti a superare i posti di blocco e a raggiungere la Strada Provinciale in posizione utile per effettuare un presidio per impedire il passaggio del convoglio.

Alle ore 4. 00 circa nei pressi di C.da Vituso (lungo la S.P. Niscemi-Caltagirone) viene effettuato un secondo blocco stradale in maniera pacifica e civile. Nonostante che l'opposizione fisica dei manifestanti fosse del tutto serena, le centinaia di forze dell'ordine che scortavano il convoglio, anche questa volta non hanno esitato ad utilizzare le maniere forti per rimuovere fisicamente i singoli manifestanti.

Dunque, dopo ore di resistenza civile, il convoglio è riuscito alla fine ad accedere alla base militare intorno alle 4.30 scortato e protetto da centinaia di agenti di Polizia e Carabinieri.

Alle ore 5.30 i manifestanti sono riusciti a ritornare al presidio di c.da Ulmo ed hanno indetto un'assemblea immediata ed urgente, dopo un breve dibattito si è deciso di allertare ed informare la città di Niscemi del grave fatto accaduto. Alle ore 6.00 presso il Largo Spasimo si è tenuto un breve comizio rivolto ai niscemesi che si recavano al lavoro nelle campagne.

Il presidio di C.da Ulmo denuncia il grave fatto accaduto questa notte, un invasione armata da parte dello Stato ha di fatto impedito l'esprimersi del territorio. Con la forza lo Stato ha voluto impedire che la popolazione che ospiterà questa installazione decida se accettare o meno il prezzo da pagare in termini di salute, pace e inquinamento. “E' un atto di prepotenza inaudita, che tuttavia non ci indebolisce” - dicono gli attivisti del presidio - “Il passaggio di questo convoglio non è una sconfitta ma l'inizio di una nuova fase della resistenza all'installazione del MUOS. Verrà probabilmente indetta a breve una grande mobilitazione per portare la questione alla ribalta nazionale”.

E' convocata per domani 12 gennaio alle ore 15.00 un'assemblea generale del coordinamento regionale NO MUOS dove verranno decise le prossime mosse delle azioni di contrasto all'installazione.

Ore 8.35 – Presidio NO MUOS di C.da Ulmo

No MUOS trekking

NO MUOS TREKKING da Niscemi (CL) a Contrada Pisciotto R.N.O. - “Sughereta di Niscemi” domenica 6 gennaio 2013

Un’escursione alla scoperta di uno degli ultimi lembi di sughereta esistenti in Sicilia, un cammino condiviso per la pace, in difesa dell’ambiente e per la salute di noi tutti.
È un’iniziativa promossa da diverse Associazioni Ambientaliste ed Escursioniste di varie province siciliane.
Questa è una di quelle escursioni che danno un senso a tante cose, che ci rende consapevoli del potere dei nostri passi.

È una di quelle escursioni di cui andare fieri e poter dire "io c'ero"!
Accorrete numerosi, saremo davvero in tantissimi...

Partenza ore 7,30 Palazzetto dello Sport di Via Zama, Ragusa
Arrivo a Niscemi ore 9,00 ,Stadio Comunale, e partenza per l’escursione –
Rientro previsto 17,30 circa
Lunghezza percorso: 10 Km circa su strada asfaltata, sterrate e sentieri.
Difficoltà: 1 orma, facile, dislivello minimo, consigliato a tutti

URGENTE! Camion al presidio NO MUOS in contrada Ulmo

foto © comitato di base NO MUOS di Niscemi

Camion al presidio NO MUOS in contrada Ulmo

Attenzione, ci è stato riferito che in questo momento (18 dicembre ore 10.25) è stato bloccato e respinto un camion davanti al presidio NO MUOS cd/a Ulmo.
Si richiede veloce supporto di persone.

Il mezzo inizialmente senza scorta al seguito tornando sui suoi passi ha anche acquisito la scorta delle forze di Polizia.

Restiamo all'erta!

No MUOS sempre!

Fai girare la notizia

Natale NO MUOS al presidio di Niscemi

Il coordinamento regionale dei Comitati No-Muos si è riunito ieri a Niscemi. Ieri pomeriggio attivisti dei Comitati No-Muos di diversi Comuni siciliani, tra cui Niscemi, Catania, Modica, Vittoria, Militello, Piazza Armerina, Caltanissetta, Ragusa si sono riuniti all’interno della Sughereta di Niscemi, discutendo delle iniziative e delle azioni da mettere in campo per continuare la lotta contro le parabole satellitari americane del Muos e per chiedere lo smantellamento delle 41 antenne militari funzionanti. I numerosi attivisti del Coordinamento regionale dei Comitati No-Muos hanno sottolineato la necessità di rafforzare il presidio permanente no-muos ubicato vicino alla base americana di Niscemi e di intensificare le attività nel periodo delle feste natalizie: “Aspettiamo un cont
atto dal governatore Crocetta per un incontro con i Comitati No-Muos. Non siamo intenzionati ad attendere lungamente e perciò siamo pronti a continuare i nostri blitz per ricordargli l’impegno assunto con noi contro il Muos. Ancora oggi Crocetta nulla ha prodotto di concreto per bloccare i cantieri delle parabole militari: lo “seguiremo” e i blitz no-muos al Teatro Comunale di Vittoria e al Pala-Nitta di Librino potrebbero essere per lui i primi di una lunga serie”. In assemblea, alla presenza anche di attivisti No-Tav, è stato ribadito che “non verrà consentito a nessuna autogru della ditta Comina di passare per completare i lavori delle parabole e che il presidio permanente nel periodo natalizio diventerà avamposto creativo di aggregazione e di iniziative per la pace e la difesa della Sughereta.” Prevista la costruzione presso il presidio permanente di un PRESEPE NO-MUOS CONTRO LE ANTENNE INQUINANTI E LE GUERRE e che potrà essere visitato a partire da giorno 22 dicembre. Inoltre la sera del 25 Dicembre il presidio sarà animato da una CENA DI SOLIDARIETA’ NO-MUOS. Dal presidio permanente, ubicato in un’area assai vicina alla base americana, è possibile osservare le enormi antenne militari funzionanti da 20 anni ed è in questa zona che passeranno il 6 Gennaio mattina i partecipanti all’ESCURSIONE SUGHERETA NO-MUOS promossa da diverse associazioni ambientaliste della Sicilia sud-orientale in collaborazione con il coordinamento regionale dei comitati NoMuosl. Per giorno 1 Gennaio di pomeriggio e sera è infine prevista una FESTA-CONCERTO DI AUTO-FINANZIAMENTO con falò e carciofata. “Contiamo di coinvolgere tante persone e anche gli operatori dell’informazione per far vedere direttamente e da vicino i danni provocati sull’eco-sistema dalle 41 antenne militari già funzionanti e dalle parabole satellitari in costruzione”.

Niscemi 17/12/2012 Coordinamento regionale dei Comitati NoMuos

Comunicato stampa: il MUOS e il pericolo di interferenza con il traffico aereo

I comitati e gli attivisti No-Muos in questi giorni continuano la loro resistenza con i loro due presidi permanenti vietando il transito di camion e gru diretti alla base militare USA di Niscemi. C’è allarme e la sorveglianza ai presidi è senza sosta, notte e giorno. Per ultimare l’istallazione delle tre parabole del Muos gli americani hanno bisogno di una enorme gru telescopica autocarrata: il popolo No-Muos per non farla passare ha anche attivato una serie di mini-presidi mobili di avvistamento attorno alle reti viarie che conducono alla Sughereta di Niscemi. I comitati No Muos dei presidi chiedono a voce alta come mai nessuno offre risposte serie sui pericoli di interferenza tra le emissioni delle parabole militari MUOS in costruzione e il traffico aereo di Fontanarossa, Sigonella e a breve di Comiso. Da quando il problema è stato sollevato per la prima volta un anno fa dal professore Massimo Zucchetti del Politecnico di Torino e dal suo collaboratore Massimo Coraddu, si assiste a un incredibile scaricabarile tra le istituzioni che teoricamente dovrebbero garantire la sicurezza dei cittadini. ENAC, ENAV, Aeronautica Militare continuano a tacere e la costruzione del MUOS va avanti senza che nessuno si faccia carico della tutela della popolazione dagli enormi rischi che la sua entrata in funzione comporterebbe. Nel novembre 2011 i due professori incaricati dal Comune di Niscemi, facevano notare con una loro dettagliata relazione che le trasmissioni del MUOS dalla base militare USA di Niscemi potevano comportare gravi rischi per la navigazione aerea.

Secondo Zucchetti e Coraddu i fasci emessi si troverebbero infatti alla quota di circa 5000 metri alla distanza di 15 Km dal Muos, a circa 6000 metri a 20 Km dal Muos, a circa 10000 metri a 30 Km dal Muos. L’intensità del campo emesso da ciascuna parabola, per distanze inferiori ai 20 Km, supererebbe i 40 V/m, mentre il limite di sicurezza previsto perché le strumentazioni di bordo degli aeromobili non subiscano gravi disturbi è di appena 1 V/m. Si tratterebbe quindi di intensità decine di volte superiori ai limiti di sicurezza e quindi pericolose per un corretto volo degli aerei in un’area tra l’altro molto antropizzata e ad elevato traffico di aeromobili. Le parabole del Muos distano infatti 60 km dall’aeroporto di Fontanarossa, 30 Km dall’aeroporto di Sigonella e solo 20 km da quello di Comiso. Col Muos in funzione il rischio di malfunzionamento per gli aerei in volo sarebbe davvero alto e la popolazione della Sicilia sud-orientale e soprattutto delle province di Ragusa, Siracusa e Catania correrebbe enormi rischi.

Il prof. Zucchetti in questi giorni tramite un articolo pubblicato su “il Manifesto Blog” del 28 novembre 2012 ritorna sull’argomento ed evidenzia un colpevole immobilismo delle istituzioni sul Muos e le sue interferenze con il traffico aereo. Secondo il professore è la stessa Agenzia Regionale per la protezione Ambientale (ARPA-Sicilia) in una sua nota di fine maggio 2012 ad ammettere sottovoce che le emissioni delle parabole del Muos interesserebbero buona parte del traffico aereo della Sicilia orientale e che le loro possibili interferenze con gli aeromobili andrebbero quindi valutate, anche se non dall’ARPA ma “dai soggetti deputati all’assistenza ed al controllo del traffico aereo e cioè ENAV, ENAC ed Aeronautica Militare”.
In realtà ENAV, ENAC ed Aeronautica Militare ad un incontro tenutosi il 6 febbraio 2012 a Palermo, presso l’Assessorato ai Trasporti della Regione e presieduto dal prefetto di Ragusa, si sono mostrati clamorosamente impreparati e reticenti sull’argomento. Nella riunione palermitana infatti si parlava di “fornitura dei servizi di navigazione aerea connessi con l’aeroporto di Comiso” e ad una specifica domanda sull’eventuale interferenza tra le attività MUOS e quelle dell’aeroporto di Comiso il rappresentante dell’Aeronautica Militare rispondeva che non conosceva il sistema MUOS, in quanto tematica di non sua competenza e non all’ordine del giorno dell’incontro e che comunque ogni attività di volo civile su Comiso si sarebbe svolta in conformità con i parametri di sicurezza stabiliti dalla normativa vigente. Durante l’incontro i rappresentanti dell’Enac e dell’Enav su questo aspetto si distinguevano per il loro assoluto silenzio. Tali notizie sono state rese pubbliche dal ministro della difesa, l’ammiraglio Di Paola, nella sua risposta scritta all’interrogazione del senatore Giambrone del marzo 2012, interrogazione che poneva proprio il problema delle interferenze delle emissioni MUOS con il traffico aereo. Di Paola, ministro con le stellette, ancora oggi tace sornione sul Muos e le sue pericolose interferenze sulla sicurezza dei voli.

La passività e lo scarica-barile delle autorità competenti per l’inquinamento elettromagnetico e per la sicurezza dei voli aerei è inaccettabile. L’ENAC, l’ENAV, l’Aeronautica Militare e il ministro della Difesa Di Paola sono reticenti, affermano di non essere a conoscenza del problema o di non essere competenti e comunque si rifiutano di affrontarlo. Si tratta apparentemente di un atteggiamento non comprensibile, ma il piano sembra oramai chiaro: si intende lasciare che il MUOS venga realizzato in tempi brevi, per mettere poi tutti di fronte al fatto compiuto. Un atteggiamento che però il popolo No-Muos resistente, fermamente deciso a bloccare questo progetto, non può accettare. I presidi No Muos di questi giorni non solo dovranno fermare le gru e i tir degli americani ma anche l’omertà delle autorità competenti italiane.

Peppe Cannella, attivista No-Muos
comunicato stampa