Comunicato stampa: il MUOS e il pericolo di interferenza con il traffico aereo

I comitati e gli attivisti No-Muos in questi giorni continuano la loro resistenza con i loro due presidi permanenti vietando il transito di camion e gru diretti alla base militare USA di Niscemi. C’è allarme e la sorveglianza ai presidi è senza sosta, notte e giorno. Per ultimare l’istallazione delle tre parabole del Muos gli americani hanno bisogno di una enorme gru telescopica autocarrata: il popolo No-Muos per non farla passare ha anche attivato una serie di mini-presidi mobili di avvistamento attorno alle reti viarie che conducono alla Sughereta di Niscemi. I comitati No Muos dei presidi chiedono a voce alta come mai nessuno offre risposte serie sui pericoli di interferenza tra le emissioni delle parabole militari MUOS in costruzione e il traffico aereo di Fontanarossa, Sigonella e a breve di Comiso. Da quando il problema è stato sollevato per la prima volta un anno fa dal professore Massimo Zucchetti del Politecnico di Torino e dal suo collaboratore Massimo Coraddu, si assiste a un incredibile scaricabarile tra le istituzioni che teoricamente dovrebbero garantire la sicurezza dei cittadini. ENAC, ENAV, Aeronautica Militare continuano a tacere e la costruzione del MUOS va avanti senza che nessuno si faccia carico della tutela della popolazione dagli enormi rischi che la sua entrata in funzione comporterebbe. Nel novembre 2011 i due professori incaricati dal Comune di Niscemi, facevano notare con una loro dettagliata relazione che le trasmissioni del MUOS dalla base militare USA di Niscemi potevano comportare gravi rischi per la navigazione aerea.

Secondo Zucchetti e Coraddu i fasci emessi si troverebbero infatti alla quota di circa 5000 metri alla distanza di 15 Km dal Muos, a circa 6000 metri a 20 Km dal Muos, a circa 10000 metri a 30 Km dal Muos. L’intensità del campo emesso da ciascuna parabola, per distanze inferiori ai 20 Km, supererebbe i 40 V/m, mentre il limite di sicurezza previsto perché le strumentazioni di bordo degli aeromobili non subiscano gravi disturbi è di appena 1 V/m. Si tratterebbe quindi di intensità decine di volte superiori ai limiti di sicurezza e quindi pericolose per un corretto volo degli aerei in un’area tra l’altro molto antropizzata e ad elevato traffico di aeromobili. Le parabole del Muos distano infatti 60 km dall’aeroporto di Fontanarossa, 30 Km dall’aeroporto di Sigonella e solo 20 km da quello di Comiso. Col Muos in funzione il rischio di malfunzionamento per gli aerei in volo sarebbe davvero alto e la popolazione della Sicilia sud-orientale e soprattutto delle province di Ragusa, Siracusa e Catania correrebbe enormi rischi.

Il prof. Zucchetti in questi giorni tramite un articolo pubblicato su “il Manifesto Blog” del 28 novembre 2012 ritorna sull’argomento ed evidenzia un colpevole immobilismo delle istituzioni sul Muos e le sue interferenze con il traffico aereo. Secondo il professore è la stessa Agenzia Regionale per la protezione Ambientale (ARPA-Sicilia) in una sua nota di fine maggio 2012 ad ammettere sottovoce che le emissioni delle parabole del Muos interesserebbero buona parte del traffico aereo della Sicilia orientale e che le loro possibili interferenze con gli aeromobili andrebbero quindi valutate, anche se non dall’ARPA ma “dai soggetti deputati all’assistenza ed al controllo del traffico aereo e cioè ENAV, ENAC ed Aeronautica Militare”.
In realtà ENAV, ENAC ed Aeronautica Militare ad un incontro tenutosi il 6 febbraio 2012 a Palermo, presso l’Assessorato ai Trasporti della Regione e presieduto dal prefetto di Ragusa, si sono mostrati clamorosamente impreparati e reticenti sull’argomento. Nella riunione palermitana infatti si parlava di “fornitura dei servizi di navigazione aerea connessi con l’aeroporto di Comiso” e ad una specifica domanda sull’eventuale interferenza tra le attività MUOS e quelle dell’aeroporto di Comiso il rappresentante dell’Aeronautica Militare rispondeva che non conosceva il sistema MUOS, in quanto tematica di non sua competenza e non all’ordine del giorno dell’incontro e che comunque ogni attività di volo civile su Comiso si sarebbe svolta in conformità con i parametri di sicurezza stabiliti dalla normativa vigente. Durante l’incontro i rappresentanti dell’Enac e dell’Enav su questo aspetto si distinguevano per il loro assoluto silenzio. Tali notizie sono state rese pubbliche dal ministro della difesa, l’ammiraglio Di Paola, nella sua risposta scritta all’interrogazione del senatore Giambrone del marzo 2012, interrogazione che poneva proprio il problema delle interferenze delle emissioni MUOS con il traffico aereo. Di Paola, ministro con le stellette, ancora oggi tace sornione sul Muos e le sue pericolose interferenze sulla sicurezza dei voli.

La passività e lo scarica-barile delle autorità competenti per l’inquinamento elettromagnetico e per la sicurezza dei voli aerei è inaccettabile. L’ENAC, l’ENAV, l’Aeronautica Militare e il ministro della Difesa Di Paola sono reticenti, affermano di non essere a conoscenza del problema o di non essere competenti e comunque si rifiutano di affrontarlo. Si tratta apparentemente di un atteggiamento non comprensibile, ma il piano sembra oramai chiaro: si intende lasciare che il MUOS venga realizzato in tempi brevi, per mettere poi tutti di fronte al fatto compiuto. Un atteggiamento che però il popolo No-Muos resistente, fermamente deciso a bloccare questo progetto, non può accettare. I presidi No Muos di questi giorni non solo dovranno fermare le gru e i tir degli americani ma anche l’omertà delle autorità competenti italiane.

Peppe Cannella, attivista No-Muos
comunicato stampa

il MUOS e le interferenze sul traffico aereo

È stato pubblicato ieri 27 novembre un interessantissimo articolo del prof. Massimo Zucchetti del politecnico di Torino. L'articolo in questione si pone come approfondimento della ormai famosa relazione Zucchetti-Coraddu.
Eccone un estratto
Riassumendo, le autorità competenti per i problemi di inquinamento elettromagnetico e sicurezza del volo affermano di non essere a conoscenza del problema, di non essere competenti, e, in ogni caso, si rifiutano di affrontarlo. Un atteggiamento incomprensibile, a meno che l’intenzione vera e inconfessata non sia quella di lasciare che il MUOS venga realizzato in tempi rapidi, per mettere poi tutti di fronte al fatto compiuto. Un atteggiamento che però la popolazione, fermamente ostile a questo progetto, non può e non vuole accettare.
Leggi tutto l'articolo QUI.

PRESIDIO NO MUOS DAVANTI AI CANCELLI DELLA BASE DI NISCEMI: GRU E CONVOGLI NON PASSERANNO!

PRESIDIO NO MUOS DAVANTI AI CANCELLI DELLA BASE DI NISCEMI: GRU E CONVOGLI NON PASSERANNO!

(comunicato stampa)

Nel corso del presidio permanente organizzato dal coordinamento regionale dei comitati NO MUOS, davanti al cancello principale
della base NRTF a Niscemi, si è deciso stamane all’unanimità di mantenere il presidio e di promuoverne altri lungo il probabile itinerario che potrebbe seguire l’autogru telescopica, il cui arrivo è previsto domani mattina a Niscemi. Oggi pomeriggio il coordinamento ha indetto un’assemblea pubblica nella piazza di Niscemi per fare appello alla mobilitazione a fianco degli attivisti NO MUOS.
Il coordinamento regionale dei Comitati NO Muos chiede al Sindaco di Niscemi di emettere specifica ed immediata ordinanza per vietare il transito di tutti i mezzi diretti alla base militare che trasportano materiali per la costruzione delle parabole satellitari del MUOS.
Al presidio sono già presenti gli attivisti dei comitati NO MUOS delle varie province dell’isola.
All’assemblea di stamattina hanno partecipato pure rappresentanti regionali del Movimento 5 Stelle che hanno comunicato il loro appoggio incondizionato al presidio anche con la loro presenza fisica.
COORDINAMENTO REGIONALE DEI COMITATI NO MUOS
Niscemi, 25 novembre 2012

Mobilitiamoci per fermare la militarizzazione dei nostri territori

Mobilitiamoci per fermare la militarizzazione dei nostri territori

Conquistiamo con la lotta la revoca della costruzione del Muos

Dalla sera di giovedì 22, a Niscemi, i cittadini ed i comitati NO MUOS si stanno mobilitando per fermare il transito dei mezzi che trasportano i materiali per ultimare i lavori del MUOS nel cuore della riserva protetta SIC Sughereta, già violentata da 21 anni dalle 41 antenne della stazione NRTF degli USA.
Mercoledì scorso il consiglio comunale straordinario di Niscemi ha respinto la richiesta della ditta Comina srl di Belpasso di poter transitare con mezzi adibiti a trasporti eccezionali nelle strade del paese lunedì prossimo; si tratta del trasporto della gigantesca gru che deve montare le parabole del MUOS sulle tre torri. Nonostante questo, già nella mattinata di giovedì scorso sono transitati alcuni mezzi provenienti dalla statale di Caltagirone.
Ma nella giornata di venerdì due camion sono stati bloccati dagli attivisti NO MUOS, e costretti a ritornare indietro. Da venerdì è in atto un presidio permanente per mantenere alta la vigilanza ed impedire il passaggio dei mezzi pesanti verso la base americana. Sempre più cittadini niscemesi raggiungono gli attivisti, e rafforzano l’azione di ferma opposizione che il movimento sta esercitando per impedire il completamento dell’impianto.
La mobilitazione sta crescendo, consentendo di verificare chi sono i reali alleati del movimento NO MUOS, che conta già 19 attivisti indagati con pesanti imputazioni per la manifestazione notturna dell’8 settembre durante il presidio del coordinamento regionale dei comitati. Il grande successo della manifestazione nazionale del 6 ottobre, di fronte all’ingresso della base,ha dimostrato la volontà di lotta dei partecipanti, smentendo così chi voleva dirottare il movimento su lidi meno conflittuali.
Adesso è il momento dei fatti, ed ognuno: comitati, istituzioni, politici, si deve assumere le responsabilità del proprio agire.
Il coordinamento regionale dei comitati NO MUOS ha indetto per domenica prossima, alle ore 17, una pubblica assemblea in piazza.
Coordinamento Regionale dei Comitati NO MUOS

Brontolo (RaiTre): Italia Amerikana

Ecco il servizio e il talk-show Brontolo, andato in onda su RaiTre lunedì 12 novembre 2012 alle ore 9 su RaiTre.